La riapertura del Consolato Italiano a Bengasi a cui capo è il Console Francesco De Luigi coadiuvato dalla giovane Sara Reho, le attività propedeutiche alla reintroduzione dell’insegnamento facoltativo della lingua italiana nelle scuole superiori libiche e le attività di valutazione per la realizzazione nel 2023 di una fiera internazionale che presenti le aziende italiane che potranno essere funzionali alla ricostruzione sono stati i tre elementi che hanno disegnato le tappe di questo ritorno a Bengasi e a Tripoli dopo la pausa forzata del biennio 2020-2021.
La diciottesima missione in Libia, nell’arco degli ultimi 11 anni, è stata l’occasione per rinsaldare legami e amicizie e per costruirne di nuove.
I materiali d’insegnamento per le lingue della Eli Publishing, sia quelli tradizionali cartacei che i più innovativi digitali, hanno trovato grande apprezzamento negli interlocutori pubblici e privati. L’Università di Bengasi con i suoi Dipartimenti di Italiano, Francese e Inglese, la LIMU Libyan International Medical University, la Berenice University of Architecture and Urbanism e alcune scuole private come la Washington DC Academy sono gli interlocutori che Show Yourself ha incontrato. Un particolare interesse per l’insegnamento delle lingue ai bambini più piccoli è emerso da parte del team locale dell’Unicef che gestisce profughi provenienti da molti paesi e che conosce l’importanza della capacità di comunicare fra genti di diverse provenienze.
Con il Presidente del Fondo per la ricostruzione di Bengasi e Derna abbiamo fatto il punto sulle prossime attività che saranno finanziate della comunità internazionale tramite la gestione di UNDP e su quali potranno essere gli spazi per le aziende italiane che operano nel settore della ristrutturazione infrastrutturale, edilizia e dell’arredo, passando per quelle primarie della gestione delle macerie e del riciclo dei materiali da costruzione.
Una visita alla Fiera della Tecnologia a Tripoli e alla meraviglia di Leptis Magna hanno fatto da corollario all’incontro con l’Ambasciatore Giuseppe Grimaldi Buccino, stoico punto di riferimento negli anni della comunità italiana e internazionale che ha mantenuta aperta l’Ambasciata Italiana a Tripoli in questi anni ricchi di movimentati colpi di scena, unica fra le Ambasciate dei Paesi dell’Unione a non ammainare mai la bandiera.