All’indomani dell’esplosione in volo di un aereo di linea russo sopra il Sinai nel 2015, la società è stata incaricata da Alti Funzionari Egiziani di ricercare soluzioni atte a prevenire la possibilità che esplosivi, di qualsiasi natura, potessero essere imbarcati. Avendo già studiato una soluzione simile per l’aeroporto di Bengasi in Libia nell’autunno del 2014, si è provveduto a ideare una soluzione che prevedesse l’invio di operatori italiani con cani altamente addestrati all’individuazione delle varie sostanze esplosive per il controllo degli Aeroporti principali in Egitto presso il Cairo e Sharm El Sheikh.

Provenendo la richiesta da ambienti accademici si è proposta altresì la soluzione di creare un’attività di Formazione annuale in loco di Operatori Locali e di cani specializzati delle razze più inclini (Malinois e Pastori Tedeschi in primis). La presentazione delle proposte è avvenuta all’Ambasciata Egiziana a Roma con la presenza dell’Addetto Militare e di altri Funzionari. Il gradimento delle soluzioni proposte aveva permesso di mettere in agenda una trasferta al Cairo per la presentazione ufficiale agli alti ranghi del Ministero dell’Aviazione e dell’Accademia di Polizia. La triste vicenda di Guido Regeni ha congelato il progresso delle relazioni.

Libia, Fiera Maggio 2018

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